Questo workshop dimostra l'importanza di comunicare i risultati delle indagini e fornisce metodi e suggerimenti per la narrazione ("storytelling") investigativa. Mira a familiarizzare le/i partecipanti con il processo di definizione degli obiettivi di comunicazione, l’identificazione del pubblico, la progettazione di un piano di comunicazione adattato ai contesti, l’utilizzo di vari formati e canali di comunicazione e la comprensione del modo in cui essi influenzano tanto il messaggio quanto il pubblico.
Panoramica del workshop
Argomento: Comunicare la propria indagine e trasformare le prove in narrazione investigativa
Obiettivi:
- Dimostrare l'importanza della comunicazione dei risultati dell'indagine e della "narrazione investigativa".
- Familiarizzare le/i partecipanti con il processo di definizione degli obiettivi di comunicazione e di identificazione del pubblico.
- Introdurre le/i partecipanti al processo di progettazione di un piano di comunicazione adattato ai contesti, al pubblico e agli obiettivi.
- Presentare alle/ai partecipanti i diversi canali e strumenti di comunicazione e i loro potenziali effetti su come il pubblico potrà percepire e utilizzare le informazioni.
Linee guida generali per le formatrici / i formatori:
- Questo workshop può essere suddiviso in sessioni di 30-40 minuti, pause escluse. Tra una sessione e l'altra, puoi prevedere una breve pausa o una rapida attività energizzante.
- Per le attività di gruppo, dividi il gruppo in sottogruppi di 3-5 persone. Ti consigliamo di adattare i tempi assegnati al feedback e alle discussioni/restituzioni post-esercizio in base al numero delle/dei partecipanti e alle dimensioni dei gruppi. Puoi anche incoraggiare le persone a dividersi i ruoli quando lavorano in gruppo. Per esempio possono scegliere chi facilita, chi prende appunti, chi controlla il tempo, chi presenta e chi si occupa della parte artistica (se è richiesta una presentazione visiva).
- Per i workshop online, consigliamo di condividere un timer sullo schermo durante le attività energizzanti e quelle in piccoli gruppi.
- Quando possibile, adatta gli esempi del workshop al contesto del tuo pubblico.
Modalità di erogazione: online / in presenza
Durata del workshop (pause escluse): 3 ore e 50 minuti
Numero di partecipanti: da 6 a 24
Workshop collegati:
- Questo workshop può essere combinato con i workshop "Investigare è collaborare” e "Crowdsourcing".
Articoli e guide collegati di “Esporre l'Invisibile”:
- Articolo: "Communicating with a Purpose: Investigative Storytelling / Comunicare con uno scopo: la narrazione investigativa", Esporre l'Invisibile.
- Video: "Communicating with a purpose: investigative storytelling / Comunicare con uno scopo: la narrazione investigativa", Conferenza per Esporre l'Invisibile di Nuria Teson, agosto 2021.
Attività e schede del workshop, da scaricare:
- Comunicare l'indagine: scheda di attività (file Word)
NOTA sul pubblico di destinazione del workshop: Questo workshop è indirizzato ad investigatrici/investigatori e raccomanda domande e compiti relativi a tale ruolo. Adatta le domande e le attività al contesto e alle competenze delle/dei partecipanti: se hanno poca o nessuna esperienza nella conduzione di un’indagine (giornalistica), fai riferimento ad altri tipi di ricerca o progetti in cui potrebbero avere un maggior coinvolgimento.
Attività di apprendimento
Apertura (15 minuti)
Introduzione al workshop
Leggi Guarda Ascolta | 5 minuti
Istruzioni
-
Sollecita l'attenzione ponendo una domanda o commentando un argomento rilevante, un'immagine, ecc. Ad esempio: Cosa sta facendo notizia oggi nel mondo? Quali sono le tendenze su Twitter / TikTok? Spiega che questi sono tipi di comunicazione.
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Presentati e illustra gli obiettivi del workshop.
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Facoltativo: presenta la fonte del materiale del workshop (Tactical Tech.)
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Spiega quali collegamenti e quali materiali saranno disponibili al termine della formazione.
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Suggerisci regole di base per il workshop. Chiedi alle/ai partecipanti se desiderano modificare i tuoi suggerimenti o suggerire altre regole. Assicurati che tutto il gruppo comprenda e accetti le regole. Suggerimenti specifici sulla definizione delle regole di base sono disponibili nella Guida della facilitatrice / del facilitatore, Sezione "Svolgimento dei workshop".
-
Stabilisci le dinamiche per i gruppi, se necessario. Ad esempio, spiega che lo stesso gruppo lavorerà insieme per tutta la durata del workshop.
Presentazioni delle/dei partecipanti / rompighiaccio
Produci | 10 minuti
Istruzioni
-
Sollecita un rapido giro di presentazioni chiedendo ad ogni partecipante di rispondere a un paio di domande o dire qualcosa su di sé, sul proprio lavoro, sulle principali aspettative relative al workshop, ecc. Altre domande a cui potrebbero rispondere sono:
- Oggi avete ricevuto informazioni su qualcosa attraverso piattaforme specifiche? Di che si trattava?
- In generale vi informate in questo modo?
-
In alternativa, puoi scegliere un esercizio rompighiaccio che incoraggi la creatività del gruppo facendo disegnare le risposte o le idee su una lavagna virtuale o, se in presenza, chiedendo di eseguire alcune attività (ad esempio comunicare qualcosa di sé a un altro / un’altra partecipante). Puoi iniziare a incoraggiare il gruppo a comunicare in modo che entri nell'atmosfera del workshop. Consulta la sezione "Rompighiaccio" nella Guida della facilitatrice / del facilitatore.
Comunicare le indagini (45 minuti)
Comunichiamo?
Produci | 10 minuti
Strumenti / Materiali
- Comunicare l'indagine: scheda di attività (Sezione: "Un'indagine su cui hai lavorato") da scaricare/stampare o compilare online;
- In alternativa, una lavagna virtuale condivisa con la scheda (Miro, Mural, ecc.)
- Fogli di carta, post-it, penne (se in presenza).
Istruzioni
[5 minuti]
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Chiedi ad ogni partecipante di pensare a una ricerca o un progetto di indagine su cui ha lavorato e che è stato comunicato e diffuso pubblicamente (ad esempio su un giornale, un sito web, un programma radiofonico, ecc.).
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Se qualche partecipante non ha ancora lavorato ad alcun progetto di questo tipo, può pensare a un'indagine che ha visto e apprezzato.
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Chiedi ad ogni partecipante di rispondere alle seguenti domande relative all'indagine prescelta, compilando la scheda fornita:
- Quale indagine/argomento di ricerca ho comunicato? (o "è stata comunicata?" se non era una loro indagine)
- Che tipo di informazioni e scoperte ho comunicato?
- Come ho comunicato queste informazioni?
- Perché le ho comunicate?
- A chi ho comunicato? Qual era il pubblico?
-
NOTA: le/i partecipanti devono menzionare solo i casi che possono essere condivisi in sicurezza, e non le informazioni riservate.
[5 minuti] Restituzione
-
Invita una o due persone a condividere le proprie risposte.
-
Chiedi alle/ai partecipanti di conservare i loro appunti per dopo, poiché questi esempi verranno utilizzati durante il workshop.
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Sottolinea che, anche se adesso alcune risposte possono sembrare simili, serviranno comunque nelle sessioni successive per evidenziare i punti mancanti e aiutare il gruppo a ripensare le proprie strategie e metodologie di comunicazione.
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Ricorda sempre che non ci sono risposte sbagliate!
Elementi essenziali per comunicare le indagini
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Strumenti / Materiali
- Presentazione in Powerpoint o su lavagna a fogli mobili con fogli precedentemente preparati con le informazioni da dare (se in presenza).
Istruzioni
-
Dopo l'esercizio precedente, prepara e fai una presentazione incentrata sui punti essenziali della comunicazione e sull'importanza delle indagini comunicative. Tra ogni punto dell’elenco, consenti al gruppo di contribuire con i propri pensieri ed esperienze.
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Cos'è la comunicazione? – L'atto di condividere informazioni da una persona all’altra o tra un gruppo di persone attraverso mezzi diversi.
- Evidenzia l'importanza del messaggio, e non del modo in cui viene veicolato, perché ci sono vari modi di veicolarlo, come si vedrà durante il workshop.
- Fornisci un paio di esempi basati sui casi che sono stati condivisi nell'attività precedente.
-
Chi può comunicare? – Siamo tutte e tutti comunicatrici e comunicatori, e possiamo imparare a comunicare efficacemente in modi diversi.
-
Come possiamo comunicare? – Menziona alcuni dei metodi che sono stati condivisi durante l'attività precedente e aggiungi altri esempi.
-
Perché è importante comunicare le indagini? – Cosa succede quando scegliamo di non comunicare?
- Ricorda che rimanere in silenzio ci rende vulnerabili agli abusi, alla mancanza di (re)azione o soluzioni.
- Sottolinea come la comunicazione connette coloro che indagano con il loro pubblico e crea un senso di comunità che ci rafforza come società, ad esempio.
-
Quali sfide affrontate quando volete comunicare? – Elenca alcune possibili sfide come:
- non avere un pubblico di destinazione chiaramente definito,
- mancare di risorse e/o capacità di comunicazione,
- avere portata/reazioni/coinvolgimento del pubblico limitati,
- subire un contraccolpo pubblico, minacce e abusi,
- agire con il tempismo sbagliato, ecc.
-
Discuti la relazione tra i concetti chiave di questo workshop: Comunicazione e Narrazione/storytelling.
- Sottolinea che "comunicare" o "comunicazione" è un atto di condivisione di informazioni, mentre il termine "narrazione" (o “storytelling”) si riferisce al modo in cui comunichiamo tali informazioni.
- Il workshop utilizza entrambi i termini e le pratiche collegate, e il gruppo condividerà ed eserciterà le connessioni tra di essi.
RISORSE:
- Articolo "Communicating with a Purpose: Investigative Storytelling / Comunicare con un fine: la narrazione investigativa", basato su una conferenza di Nuria Tesón, "Investigation is Collaboration / Indagare è collaborare", agosto 2021, Tactical Tech.
- Slide della presentazione "Communicating with a Purpose: Investigative Storytelling / Comunicare con un fine: la narrazione investigativa", di Nuria Tesón, conferenza "Investigation is Collaboration / Indagare è collaborare", agosto 2021, Tactical Tech.
- Registrazione della conferenza "Communicating with a Purpose: Investigative Storytelling / Comunicare con un fine: la narrazione investigativa", di Nuria Tesón, conferenza "Investigation is Collaboration / Indagare è collaborare", agosto 2021, Tactical Tech.
Compito di gruppo: Comunicate la vostra indagine
Produci | 25 minuti
Strumenti / Materiali:
- Comunicate la vostra indagine: schede delle attività (sezione: "Un'indagine su cui hai lavorato" e la nuova sezione "Attività di gruppo: Come comunichereste quest'indagine?" (online o stampata).
- Uno spazio cloud condiviso o una lavagna virtuale con le schede (Miro, Mural, ecc. - se online)
- Breakout-rooms (se online) o aree/tavoli separati (se in presenza)
- Fogli singoli, post-it, penne (se in presenza)
- Slide o fogli con suggerimenti/promemoria scritti precedentemente per la sezione Riepilogo (vedi "Restituzione" di seguito).
Istruzioni
[15 minuti]
-
Dividi il gruppo in sottogruppi di 3-5 persone a seconda delle dimensioni complessive del gruppo. I gruppi dovrebbero rimanere gli stessi per l'intera durata del workshop.
-
Raccomanda ad ogni gruppo di assegnare ruoli specifici durante le proprie attività: chi prende appunti, chi controlla il tempo, chi relaziona (i ruoli possono essere scambiati), ecc.
Dai le seguenti istruzioni a ciascun gruppo:
-
Selezionate uno dei progetti di ricerca o delle indagini proposte dai membri del vostro gruppo nell'esercizio precedente da usare come case study di gruppo per il resto del workshop.
-
Sulla base del case study selezionato, rispondete alla domanda:
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Come comunichereste questa indagine?
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Elencate i diversi passaggi, le esigenze e le altre considerazioni che dovete tenere presenti per comunicare l'indagine e i suoi risultati. Se è un progetto già pubblicato, approfonditelo ulteriormente.
-
-
Domande di supporto: Di solito, cosa tenete a mente quando decidete di comunicare un’indagine/ricerca/eventuali risultati? Vi manca qualcosa? Cosa e perché?
-
Riflettete su pianificazione, piattaforme, narrazioni, sfide e dubbi e scriveteli per condividerli durante il momento della restituzione.
Puoi suggerire domande personalizzate o anche un caso/scenario specifico su cui lavorare per ciascun gruppo, se il gruppo non può sceglierselo da sé. Te lo consigliamo soprattutto per gruppi eterogenei; è importante però che resti comunque un suggerimento aperto, in modo che le/i partecipanti possano riflettere sulle loro scelte.
[10 minuti] Restituzione
- Una/un rappresentante riassume le risposte del proprio gruppo in un massimo di 2 minuti per gruppo.
Domande guida per la restituzione:
-
Avete considerato ciò che volete ottenere dalla vostra indagine/prova? Non si tratta dello scopo della comunicazione in sé, ma dello scopo dell'indagine.
-
La comunicazione dell'indagine e delle relative prove contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo o dello scopo della vostra indagine? In che modo?
Concludi l'esercizio evidenziando i punti rilevanti, come ad esempio:
-
Comunicare le indagini implica "raccontare storie investigative" - ovvero raccogliere prove e trasformare tali prove (documentazione, testimonianze, ecc.) in una narrazione con uno SCOPO. Nota che si parlerà di scopo, obiettivi o effetti sperati nella prossima sezione.
-
Costruire un approccio narrativo attorno a una ricerca/indagine deve essere parte del piano di comunicazione, soprattutto se l'obiettivo è rendere pubblicamente disponibili le prove per affrontare un problema, aumentare la consapevolezza, ecc.
-
La comunicazione non è lineare. È più simile a un processo circolare e dovrebbe essere pianificata di conseguenza.
-
A seconda dei casi, bisogna considerare la possibilità di raccogliere prove ad hoc per comunicare in modo adeguato, o prove specifiche per dare forma alla narrazione (o a una narrazione già in essere). Dipende dalle prove che si sono raccolte e dagli obiettivi.
-
In ogni situazione, vanno considerati sia gli obiettivi sia il pubblico da raggiungere con l’indagine e la sua comunicazione.
-
È importante tenere a mente la strategia di comunicazione della propria indagine/delle prove fin dall'inizio, e valutare la modalità di comunicazione delle prove raccolte (ad esempio: set di dati, immagini, campioni di ricerche sul campo, ecc).
-
Lo storytelling investigativo è un tipo di narrazione che può essere utilizzata per comunicare non solo le prove finali e i risultati di un’indagine, ma anche il processo investigativo stesso e la sua metodologia. Il processo di raccolta delle prove e la trasformazione di tali prove in una ‘storia’ sono importanti quanto i risultati. Anche questa è una questione di trasparenza, e le/gli altre/i possono imparare da noi e acquisire fiducia nel nostro procedimento.
Identificare gli obiettivi e il pubblico (1h e 10 minuti)
Obiettivi di comunicazione e narrazione
Leggi Guarda Ascolta | 5 minuti
Strumenti / Materiali:
- Slide o lavagna a fogli mobili con una breve presentazione.
Istruzioni
Inizia ricordando al gruppo cosa si è fatto nella sessione precedente (soprattutto se si è fatta una pausa):
-
Fare “storytelling investigativo” significa trasformare la comunicazione delle prove in una narrazione con uno scopo:
- Perché conducete l’indagine?
- Che cosa avete cercato di ottenere con l'indagine?
- In che modo la comunicazione può aiutarvi a raggiungere questo obiettivo?
- D'ora in poi faremo riferimento allo SCOPO o agli OBIETTIVI della narrazione.
-
Assicurati che il gruppo capisca che sapere cosa si vuole ottenere aiuterà a raggiungere l’obiettivo malgrado eventuali imprevisti.
-
Per comunicare in modo efficace si devono identificare gli scopi o gli obiettivi.
Identificare gli obiettivi
Produci | 25 minuti
Strumenti / Materiali:
- Comunicare l’indagine: schede delle attività file Word, comprese le note delle attività precedenti, più la sezione "Attività di gruppo: identificare gli obiettivi" (online o stampate).
- Uno spazio cloud condiviso o una lavagna virtuale con le schede (Miro, Mural, ecc. - se online).
- Breakout-rooms (se online) o aree/tavoli separati (se in presenza).
- Fogli singoli, post-it, penne (se in presenza).
- Slide o fogli per lavagna a fogli mobili con contenuti preparati in precedenza per la sezione Riepilogo (vedi "Restituzione" di seguito).
Istruzioni
[10 minuti]
-
I gruppi si riuniscono nelle stesse formazioni di prima.
-
Basandosi sull'attività precedente e sul case study scelto, ciascun gruppo affronterà la domanda:
- Cosa volete ottenere comunicando la vostra indagine? Quali sono i vostri OBIETTIVI di comunicazione?
-
Ogni gruppo sceglie una persona che scriva le risposte.
[10 minuti] Restituzione
-
Una/un rappresentante di ciascun gruppo condivide le risposte del proprio gruppo, in un massimo di 2 minuti per gruppo.
-
Assicurati che vengano identificati almeno gli obiettivi qui di seguito. In caso negativo, colma le lacune e fornisci esempi relativi ai casi/indagini citati dalle/dai partecipanti. Alcuni obiettivi possono essere:
- aumentare la consapevolezza
- mobilitare
- informare, rendere nota un’ingiustizia
- promuovere l’avvio di una causa legale, costringere il governo a legiferare, far cessare un’ingiustizia
- riparare un danno
- raccogliere fondi per le vittime o per continuare le indagini
- rendere disponibili le informazioni ad altre investigatrici / investigatori: facilitare l’uso dei dati e spianare la strada per portare avanti la nostra missione
- sanzionare i trasgressori
- proporre una contronarrazione rispetto a quella prevalente
- ...
-
Sottolinea che questi sono solo alcuni degli obiettivi possibili, ma che ce ne sono molti di più, e bisogna riflettere su quali funzionano meglio per un dato contesto.
[5 minuti] Momento di relax (raccomandato)
- Ti consigliamo di concedere un momento di relax o una chiacchierata prima della sessione successiva. Potrebbe essere un video divertente con risultati di calcio miracolosi, che mostrino risultati inaspettati, così le persone si rilassano un po'.
Pianificare la comunicazione: identificare il pubblico
Produci | 25 minuti
Strumenti / Materiali:
- Comunicare l'indagine: schede delle attività file Word, comprese le note delle attività precedenti, più la sezione "Pianificazione della comunicazione, identificazione del pubblico" (online o cartaceo).
- Uno spazio cloud condiviso o una lavagna virtuale con le schede (Miro, Mural, ecc. - se online)
- Breakout-rooms (se online) o aree/tavoli separati (se in presenza).
- Fogli di carta, post-it, penne (se in presenza).
- Slide o fogli per lavagna a fogli mobili con contenuti preparati e scritti in precedenza per la sezione Riepilogo (vedi "Restituzione" di seguito).
Istruzioni
-
Inizia condividendo questa domanda-guida:
- Cosa bisogna comunicare e a chi per raggiungere quell'obiettivo?
-
A seconda delle risposte fornite dai gruppi nell'esercizio precedente, puoi porre le seguenti domande come riflessione o come domande dirette:
- Cosa avete considerato quando avete scelto il vostro pubblico?
- Il pubblico è stato discusso prima?
- O vi stavate rivolgendo a una massa sconosciuta?
[10 minuti]
-
I gruppi si riuniscono. - Considerando queste domande e lo stesso case study di prima, invita i gruppi a:
-
Decidere A CHI vogliono rivolgersi, chi sono i/le loro destinatari/e.
-
Spiegare PERCHÉ vogliono raggiungere quel pubblico particolare.
- Prendere in considerazione la possibilità di cambiare gli obiettivi (dopo averne scoperti di nuovi), per collegare meglio obiettivi e pubblico.
-
Far compilare le colonne CHI, PERCHÉ e OBIETTIVI nella scheda fornita.
[15 minuti] Restituzione
-
Una/un rappresentante di ciascun gruppo condivide le proprie risposte, in 1 minuto, con particolare attenzione a:
- CHI (il pubblico identificato);
- PERCHÉ (perché il gruppo vuole raggiungere quel pubblico);
- OBIETTIVO (è stato necessario modificare qualcuno degli obiettivi iniziali?).
Concludi l'esercizio e sottolinea quanto segue:
-
il nostro pubblico sono le persone a cui vogliamo comunicare l'indagine, a seconda di ciò che vogliamo ottenere.
-
Quando si definisce il pubblico può essere utile considerare quanto segue:
- la sua relazione con la nostra indagine o il luogo in cui è stata commessa l’ingiustizia;
- se abbiamo un pubblico molto locale, o identificato,
- se, al contrario, il messaggio che vogliamo veicolare può essere interessante per un pubblico più ampio, non specializzato o specifico.
-
È stato preso in considerazione il luogo in cui è avvenuta l’ingiustizia? È molto specifico? - Evidenziare il potenziale raggio di influenza di un'indagine molto legata a un luogo specifico.
-
Cita brevemente questi tipi di pubblico:
- Aperto: se non è definito
- Chiuso o specializzato: quando è mirato e specifico, per esempio hacker, ambientaliste/i, scienziate/i
- Di prossimità: locale, nazionale, internazionale
- Mirato: quello che vogliamo raggiungere direttamente
- Esteso : quello che potrebbe non essere nella nostra "bolla" ma potrebbe conoscere e interessarsi all'indagine, alle prove, ecc.
-
Se hai fatto l'esercizio rilassante con i “risultati miracolosi” della sezione precedente, puoi ricordare al gruppo altre conquiste inaspettate evidenziando che anche loro potrebbero essere in grado di andare oltre il proprio pubblico iniziale di destinazione. Questo può servire come introduzione al prossimo esercizio.
Quanto è locale il locale? Il pubblico può diventare globale?
Discuti | 10 minuti
Istruzioni
Avvia una discussione con tutto il gruppo sulla base dei punti seguenti:
-
Vivere in un mondo globalizzato permette di avere interessi e preoccupazioni condivise. Una questione molto locale può diventare internazionale, quindi considerate il vostro pubblico ma concedetevi anche di sognare in grande.
-
Condividi e guarda insieme al gruppo il video Men wearing skirts in Turkey (o scegli un altro video interessante per il tuo gruppo), dove si vedrà come una questione locale è diventata una notizia internazionale.
-
Lascia che il gruppo ne parli un po' prima di fare una pausa. Incoraggia a condividere eventuali esperienze o conoscenze attinenti.
Formati e canali di comunicazione (1h e 10 minuti)
Introduzione: formati e canali
Leggi Guarda Ascolta | 5 minuti
Strumenti / Materiali:
- Slide o fogli per lavagna a fogli mobili per una presentazione.
Istruzioni
Prepara e fai una presentazione che includa i seguenti punti, coinvolgendo il gruppo con domande relative al lavoro fatto finora:
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Siamo TUTTE e TUTTI comunicatrici e comunicatori naturali.
-
Lo SCOPO dell'indagine, gli OBIETTIVI di comunicarla e il PUBBLICO a cui ci rivolgiamo determineranno il tipo di narrazione, ma potrebbe anche accadere il contrario.
-
La comunicazione non è lineare ma circolare. – Dopo aver identificato lo SCOPO e gli OBIETTIVI e aver studiato il nostro pubblico, dobbiamo adattare la narrazione.
-
Usa esempi che sono stati già condivisi nelle precedenti attività individuali e di gruppo per evidenziare il modo in cui le/i partecipanti comunicano:
- Che tipo di comunicazione hanno usato per un particolare argomento?
- Ha funzionato o no? Come mai?
-
Presentare i diversi formati e le dinamiche di comunicazione:
- Formato / Narrazione: audio, scrittura, immagine (film, fotografia, grafica, illustrazione...), musica, opera d'arte (scultura, installazione), formati combinati, ecc.
- Dinamica / Relazione con il pubblico: partecipativa / basata sull'azione, narrative dirompenti basate sull'azione, campagne, sabotaggio culturale (“cultural jamming”), crowdsourcing, ecc.
Formati e dinamiche
Produci | 30 minuti
Strumenti / Materiali:
- Comunicare l'indagine: schede delle attività, più le note delle attività precedenti, e la nuova sezione "Formati e dinamiche di comunicazione".
- Uno spazio cloud condiviso con file modificabili o una lavagna digitale con le schede come Miro, Mural, ecc. (se online)
- Breakout-rooms (se online) o aree separate / tavoli (se in presenza)
- Fogli di carta, post-it, penne (se in presenza)
Istruzioni
[15 minuti]
-
I gruppi si riuniscono nelle stesse formazioni di prima.
-
Ogni gruppo sceglie una persona che prenda appunti e una che riferirà in plenum le scoperte del proprio gruppo.
-
Il compito è:
- Analizzare il lavoro svolto finora e trovare i formati più adatti per comunicare la propria indagine al pubblico, spiegando le proprie scelte.
-
Le idee dovrebbero essere elencate nelle due colonne delle schede fornite.
[10 minuti] Restituzione
-
Una/un rappresentante di ogni gruppo condivide le proprie risposte, 1 minuto a gruppo.
-
Osserva e dai un feedback a ciascuno:
- Hanno usato uno o più formati?
- Hanno considerato il rapporto con il pubblico? Hanno visto il pubblico come un osservatore passivo (lettore, osservatore) o come un partecipante?
-
Menziona i formati che potrebbero non essere stati considerati e fai notare l’influenza che ogni formato ha sulle dinamiche e le connessioni che si possono stabilire con il pubblico.
-
Condividi suggerimenti su come formati diversi possono influenzare coloro che utilizzano le informazioni fornite: questo servirà da ponte per il prossimo esercizio.
[5 minuti] Momento di relax (raccomandato)
- Ti consigliamo di concedere una breve pausa o di far fare un esercizio rilassante, come la visione di un video o di una performance che mostrino pratiche partecipative o musica, per rilassarsi e imparare (non va sprecato neanche un minuto!).
Impatto dei formati di comunicazione
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Strumenti / Materiali
- Slide per una presentazione in Powerpoint o fogli scritti precedentemente su lavagna a fogli mobili (se in presenza).
Istruzioni:
Prepara e fai una breve panoramica dei formati e dei canali di comunicazione: verbale, non verbale, scritto e visivo. Assicurati di menzionare i seguenti punti:
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Le scelte di comunicazione sono sia condizionate biologicamente che modellate culturalmente. Saranno influenzate anche dalle possibilità di azione nell'ambiente di chi investiga o del pubblico scelto, o dagli obiettivi stabiliti – o tutto insieme.
-
La vista e l'udito sono aspetti chiave nell'interazione sociale. Inoltre, il ruolo del tatto nella comunicazione interpersonale è essenziale e ci sono esempi di esperimenti che integrano l'olfatto nel cinema o nella musica dal vivo.
- Ad esempio, la comunicazione sull'acqua inquinata può includere la raccolta o l'esame di campioni d'acqua insieme alle comunità colpite.
-
Per trasmettere i messaggi, possono essere utilizzate anche pratiche partecipative come spettacoli di teatro di strada o altre forme d'arte.
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Ogni formato presenta vantaggi e svantaggi e dovrebbe essere modellato tenendo conto dell'obiettivo e del pubblico, sempre con un approccio circolare e non lineare.
-
Vantaggi dei vari formati:
- Verbale : parlare o usare la lingua dei segni consente di esprimere idee chiare ed è facile da capire per le/gli altre/i. È importante evitare parole prive di significato o riempitive.
- Non verbale : utilizzare il linguaggio del corpo, i gesti e le espressioni facciali per trasmettere informazioni.
- Scritto : utilità di tendere alla semplicità.
- Visuale : fotografie, arte, disegni, schizzi, grafici e diagrammi possono trasmettere informazioni. Quando si comunica con elementi visivi, scegliete elementi visivi che aggiungano valore alla vostra comunicazione.
-
La combinazione di più formati può aiutare o danneggiare la comunicazione.
- Bisogna fare attenzione e decidere in base al contesto, al pubblico e allo scopo/obiettivi.
- A volte l’uso di più formati e canali di comunicazione permette di raggiungere gruppi e interessi diversi, altre volte invece può diluire il messaggio, se non c'è la capacità di sviluppare un lavoro di qualità o di seguire tutti i canali.
Trasmettere il messaggio
Produci | 25 minuti
Strumenti / Materiali
- Lavagne digitali (Miro, Mural, ecc.) o un'app di flashcard a scelta (se online).
- Breakout-rooms (se online) o aree/tavoli separati (se in presenza).
- Fogli di carta, post-it, penne (se in presenza).
Istruzioni
[15 minuti]
-
I gruppi si riuniscono nelle stesse formazioni di prima. Sulla base delle precedenti discussioni sul caso investigativo selezionato, il compito di ciascun gruppo è:
- Esplorare possibili formati e canali di comunicazione e preparare flashcard come segue:
- Su un lato (o in cima alla pagina), aggiungere il nome di un formato, ad esempio VIDEO.
-
Dall'altro lato (o subito sotto il formato), scrivere come questo formato veicola il messaggio, annotando:
- cosa stimola (ad esempio la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto, le emozioni, l’intelletto),
- qual è il valore aggiunto del formato (ad esempio l’accessibilità, la concisione, la semplicità, l’interattività, la pertinenza, l’affidabilità).
Puoi fornire le seguenti domande-guida su cui i gruppi possono riflettere mentre preparano le carte:
- In che modo il vostro pubblico preferisce essere informato, e come pensate che impari meglio?
- Ad esempio: chi guarda i documentari? / Chi guarda i video di 60 secondi su YouTube o TikTok? / Chi ascolta i podcast o legge i contenuti lunghi? / Cosa spinge all'azione o fa riflettere?
- A quali formati e stili di comunicazione sarà più reattivo il vostro pubblico?
[10 minuti] Restituzione
-
Di nuovo in plenum, il gruppo può giocare con i diversi formati e con le scelte che sono state fatte, confrontare le schede e riempirle con maggiori dettagli.
-
Concludi l'esercizio evidenziando i seguenti punti:
- La chiave nella comunicazione è capire cosa coinvolge il nostro pubblico: cosa lo attrae di più?
- Durante la nostra indagine, dobbiamo assicurarci di aver raccolto dati, testimonianze, video, foto o altri tipi di prove da utilizzare per comunicare il risultato dell’indagine e che potrebbero essere interessanti per il nostro pubblico.
- Cerchiamo di essere realistiche/i quando valutiamo le nostre capacità: quali possibilità e risorse abbiamo per comunicare con il nostro pubblico?
Piattaforme e risorse di comunicazione (20 minuti)
Luoghi e piattaforme per la condivisione di narrazioni
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Strumenti / Materiali
- Slide per una presentazione in Powerpoint o fogli scritti precedentemente su lavagna a fogli mobili (se in presenza).
Istruzioni:
Prepara e fai una breve presentazione, assicurandoti di trattare i seguenti punti:
-
Esempi di narrazioni diverse in formati diversi e condivise attraverso piattaforme o luoghi diversi. L’ideale sarebbe scegliere una serie di casi che provengano da varie regioni, riguardino vari argomenti, o vertano su questioni di interesse delle/dei partecipanti.
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Nota che c’è differenza tra il FORMATO che si utilizza per veicolare le informazioni (raccontare la storia), e il luogo in cui si collocano, ovvero il CANALE / luogo / piattaforma che si utilizza per condividerle e diffonderle.
-
Formati diversi possono corrispondere allo stesso canale/luogo, un formato può corrispondere a più di un canale/luogo, ecc.
-
Sottolinea come i media tradizionali si affidino e si adattino ai social media, e come ciò stia plasmando i formati e le piattaforme in cui vengono comunicati i messaggi.
-
Condividi esempi pertinenti adattati a vari luoghi e piattaforme spingendo il gruppo a pensare "fuori dagli schemi". Assicurati che gli esempi siano pertinenti alla lingua e al contesto delle/dei partecipanti. Prova a cercare casi da:
- Social media: Twitter, TikTok, Facebook, Mastodon
- Media tradizionali: TV, radio, blogs, specialized magazines
- Azione d’impatto (street action): di solito ottiene visibilità e attenzione tramite i social media
- Campagne: campagne di sostegno, progetti educativi, cambiamento politico, ecc.
- Performance artistiche: teatro di strada, concerti
- Circuiti d'arte: gallerie, musei, mostre online
-
Invita ogni partecipante a contribuire con la propria esperienza o con esempi che conosce, spostando la discussione alla sezione successiva.
Risorse
Discuti | 10 minuti
Istruzioni:
-
Avvia una breve discussione sul fatto che identificare ciò di cui si ha bisogno per comunicare la propria indagine è un passaggio cruciale quando si pianifica come comunicare dati e altri risultati. Questo differisce caso per caso.
-
Invita le/i partecipanti a suggerire le risorse (abilità, strumenti, consapevolezza, ecc.) che gli mancano quando comunicano le loro indagini.
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Chiedi loro di concentrarsi e condividere la propria esperienza, se disponibile, o, in caso contrario, di immaginare potenziali scenari basati sugli esercizi che hanno fatto finora.
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Possono utilizzare gli appunti nella loro scheda personale (da: "Riflessione individuale: un'indagine su cui hai lavorato o ti è piaciuta") completata all'inizio del workshop, eventualmente aggiungendo altri elementi a quanto già elencato.
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Possono citare qualsiasi risorsa (ad esempio budget, competenze, tempo...) come motivazione per non comunicare le proprie indagini.
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Facilita la discussione incoraggiando il gruppo a condividere consigli e/o sfide delle esperienze passate, e a cercare alleate/i e complici.
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Supporta le discussioni con ulteriori esempi e suggerimenti.
Chiusura (10 minuti)
Conclusione
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Istruzioni
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Concludi il workshop e riassumine i contenuti.
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Fai un rapido riepilogo della sessione. Ogni partecipante dovrebbe dire:
- una cosa che ha trovato molto positiva nella sessione
- una cosa che migliorerebbe per la prossima volta.
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Incoraggia il gruppo a porre domande in sospeso o dare suggerimenti finali.
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Condividi le informazioni di contatto, se rilevanti, e tutti i dettagli di follow-up.
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Incoraggia il gruppo a considerare le implicazioni sulla sicurezza del proprio lavoro durante la comunicazione, e invita a consultare le risorse ETI relative alla sicurezza e alla protezione (ad esempio la guida "Safety First / La sicurezza prima di tutto"; "Risk Assessment Is a Mindset, Not a Checklist / La valutazione del rischio è una mentalità, non una lista di cose da fare").
Per tenere il gruppo sempre informato su cosa si sta facendo, puoi riassumere efficacemente i contenuti del workshop seguendo questi passaggi:
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- [nell'introduzione] spiega cosa si farà;
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- [durante ogni parte della sessione/workshop] ricorda cosa si sta facendo;
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- [alla fine della sessione/workshop] illustra cosa è stato fatto. Inoltre, alla fine, assicurati di indicare quali aspettative sono state soddisfatte.
Contattaci
Per favore, contattaci su “Esporre l’Invisibile” se:
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hai domande sulla struttura dei workshop e sulle linee guida per facilitatrici/facilitatori,
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usi le nostre strutture di workshop e desideri condividere feedback e suggerimenti che possono aiutare a migliorarle,
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adatti le nostre strutture di workshop a uno specifico contesto e desideri condividere i risultati con noi,
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vuoi proporre nuove attività, suggerimenti o esempi che possono essere aggiunti a quelli già esistenti,
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desideri condividere la tua esperienza e collaborare con noi allo sviluppo e alla sperimentazione di nuovi workshop.
Email di contatto: eti@tacticaltech.org (Chiave GPG/fingerprint: BD30 C622 D030 FCF1 38EC C26D DD04 627E 1411 0C02).
Crediti e licenze
CC BY-SA 4.0
Questo contenuto è prodotto dal progetto di Tactical Tech "Esporre l'Invisibile", e autorizzato dalla Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International license
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Autrice del workshop: Nuria Tesón
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Progettazione didattica: A. Hayder
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Editoriale e contenuti: Christy Lange, Laura Ranca, Wael Eskandar
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Graphic design: Yiorgos Bagakis
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Sviluppo sito web: Laurent Dellere, Saqib Sohail
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Coordinamento e supervisione del progetto: Christy Lange, Laura Ranca, Lieke Ploeger, Marek Tuszynski, Safa Ghnaim, Wael Eskandar
Questa risorsa è stata sviluppata nell'ambito della Collaborative and Investigative Journalism Initiative (CIJI) cofinanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del Progetto Pilota: "Supporting investigative journalism and media freedom in the EU" (DG CONNECT).
Questo testo riflette il punto di vista dell'autrice/autore e la Commissione non è responsabile dell'uso delle informazioni in esso contenute.