Questo workshop mira a introdurre le/i partecipanti ai principi di base della valutazione e della gestione del rischio, che potranno essere applicati al loro contesto professionale e personale. Il workshop fornisce un metodo di lavoro e una guida su come fare una valutazione del rischio, e utilizza questa valutazione come strumento per prendere decisioni a livello individuale e/o di gruppo.
Panoramica del workshop
Argomento: Approcci, metodi e strumenti per aiutare a gestire i rischi prima, durante e dopo l'indagine.
Obiettivi:
- Introdurre le/i partecipanti ai principi di base della valutazione e della gestione del rischio da applicare ai loro contesti professionali e personali.
- Fornire un metodo di lavoro e una guida su come fare una valutazione del rischio e utilizzare questa valutazione come strumento per prendere decisioni informate.
- Dimostrare l'importanza per chi investiga (sia individualmente sia in team) di sviluppare un approccio generale al rischio e alla sicurezza, piuttosto che adottare un comportamento automatizzato e un insieme di strumenti e metodi standard.
Risultati di apprendimento:
- Valutare diversi tipi di rischio per individui e team.
- Trovare modi per affrontare e gestire i rischi identificati.
- Applicare metodi e strumenti pertinenti al contesto per la valutazione e la mitigazione del rischio.
Linee guida generali per le formatrici / i formatori:
- Questo workshop può essere suddiviso in sessioni di 30-40 minuti, pause escluse; puoi decidere quando concedere una pausa in base al contesto. Tra una sessione e l'altra, puoi prevedere una breve pausa o una rapida attività energizzante.
- Per le attività di gruppo, dividi il gruppo in sottogruppi di 3-5 persone. Ti consigliamo di adattare i tempi assegnati al feedback e alle discussioni/debriefing in base al numero di partecipanti e alle dimensioni dei gruppi. Puoi anche incoraggiare le persone a dividersi i ruoli quando lavorano in gruppo. Per esempio possono scegliere chi facilita, chi prende appunti, chi controlla il tempo, chi presenta e chi si occupa della parte artistica (se è richiesta una presentazione visiva).
- Per i workshop online, consigliamo di condividere un timer sullo schermo durante le attività energizzanti e quelle in piccoli gruppi.
- Quando possibile, adatta gli esempi del workshop al contesto del tuo pubblico.
Modalità di erogazione: online / in presenza
Durata del workshop (pause escluse): 2 ore e 45 minuti
Numero di partecipanti: da 6 a 24
Workshop collegati:
- Questo workshop può essere combinato con i workshop "La sicurezza prima di tutto!” e "Come funziona Internet ".
Articoli e guide collegate di “Esporre l’Invisibile”:
- Articolo: "Risk Assessment Is a Mindset, Not a Checklist / La valutazione del rischio è un approccio, non una lista di cose da fare"
- Guida: "Away From Your Screen, Out in the Field / Lontano dallo schermo, sul campo"
- Guida: "La sicurezza prima di tutto!"
Attività e schede del workshop, da scaricare:
Attività di apprendimento
Apertura (15 minuti)
Introduzione al workshop
Leggi Guarda Ascolta | 5 minuti
Istruzioni per la formatrice / il formatore
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Sollecita l'attenzione, se necessario, ponendo una domanda o commentando un argomento rilevante, un'immagine, ecc.
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Presentati e illustra gli obiettivi del workshop.
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Facoltativo: introduci la fonte del materiale del workshop (Tactical Tech.)
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Indica come avvertenza che il rischio è specifico del contesto e in continua evoluzione: ogni partecipante ha esperienza nel proprio ambiente e, in ultima analisi, è responsabile dei propri rischi. Chi ha un livello di rischio particolarmente elevato, dovrebbe procurarsi una formazione ulteriore e consulenza professionale.
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Illustra al gruppo il programma del workshop.
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Suggerisci regole di base per il workshop, che includono ma non si limitano al rispetto, alla riservatezza e ai principi di uguaglianza. Chiedi al gruppo se desidera modificare i tuoi suggerimenti o aggiungere altre regole. Assicurati che tutto il gruppo comprenda e accetti le regole.
Presentazioni delle/dei partecipanti / Check-in
Produci | 10 minuti
Istruzioni
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Sollecita un rapido giro di presentazioni chiedendo ad ogni partecipante di rispondere a un paio di domande su di sé, sul proprio lavoro e sulle principali aspettative relative al workshop. Definire le aspettative a questo punto ti consentirà di apportare le necessarie modifiche finali al modo di proporre contenuto, ma anche di chiarire cosa non verrà affrontato e perché.
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Per entrare in argomento, puoi anche chiedere alle/ai partecipanti di condividere situazioni specifiche (realmente vissute o lette altrove), di raccontare di quando le cose sono andate storte in modo inaspettato o divertente, e di come le hanno affrontate. Le persone potrebbero non sentirsi a proprio agio nel condividere esempi di vita reale, quindi questa attività può essere facoltativa. Fai presente che dovrebbero evitare di condividere informazioni riservate e che possono sospendere l'esercizio se si sentono a disagio nel rispondere alla domanda.
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In alternativa, puoi scegliere un esercizio rompighiaccio che incoraggi la creatività del gruppo facendo disegnare le risposte o le idee su una lavagna online o, se in presenza, chiedendo di eseguire alcune attività. Per trovare spunti, vai alla sezione “Rompighiaccio” della Guida per la facilitatrice / il facilitatore.
Valutazione del rischio (1 ora e 25 minuti)
Introduzione al rischio e agli scenari di rischio
Leggi Guarda Ascolta | 15 minuti
Istruzioni
Fai una breve presentazione concentrandoti sui punti essenziali:
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Definire il rischio - Il rischio è la risposta a tre domande:
- Cosa può succedere?
- Quanto è probabile?
- Quali sarebbero le conseguenze? → Rispondendo a queste semplici domande, possiamo iniziare a valutare i nostri livelli di rischio.
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“Cosa può succedere?” - Scenari di rischio: Definendo uno scenario ideale ("tutto va come previsto") e tutti i potenziali scenari che si discostano da esso ("qualcosa va storto"), possiamo definire i nostri obiettivi e identificare una serie di eventi che potrebbero impedirci di raggiungere il nostro obiettivo.
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Facoltativo - Descrivi un esempio di indagine/ricerca/missione professionale rilevante per il contesto e l'ambiente delle/dei partecipanti:
- Presentane gli obiettivi principali e definisci uno "scenario di successo".
- Scomponi l'indagine/ricerca/missione professionale in piccoli passaggi pratici e gestibili, in ordine cronologico (“Prima bisogna... Poi... Infine... ”, ecc.).
- Per ogni passaggio, descrivi uno o due scenari di rischio che potrebbero impedirne la riuscita.
RISORSE:
- Per trovare spunti, vedi gli esempi dalla guida di Esporre l'Invisibile "Away From Your Screen, Out in the Field / Lontano dallo schermo, sul campo"
Identificare gli scenari di rischio: esercizio individuale
Produci | 30 minuti
Strumenti / Materiale
- Schede di gestione del rischio (File Word)
- NOTA: Le schede presentate sono solo esempi di come organizzare una valutazione del rischio; la formatrice / il formatore così come le/i partecipanti possono adattarle o modificarle come meglio credono.
- Questo è un esercizio individuale, che non richiede breakout rooms.
Istruzioni
[5 minuti]
- Chiedi al gruppo di immaginare individualmente una potenziale indagine. In alternativa, fornisci un'indagine di esempio, mantenendola ristretta e gestibile (per esempio, raccogliere campioni d'acqua per testare i livelli di utilizzo di pesticidi in un'area).
[15 minuti]
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Chiedi ad ogni partecipante di compilare individualmente la prima tabella della scheda di gestione del rischio come segue:
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Annota gli obiettivi principali nella parte superiore della pagina (ad esempio, raccogliere 30 campioni d'acqua utilizzando un protocollo specifico e spedirli in laboratorio per il test).
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Compila una tabella che includa le seguenti sezioni: a. Tipologia di attività da svolgere – in ordine cronologico (ad esempio, trasporto in sito, campionamento ambientale, test per pesticidi, ecc.)
b. Scenario di successo: cosa faranno le investigatrici / gli investigatori durante queste attività, se tutto va bene. Incoraggia il gruppo ad essere il più concreto possibile, anche se questo significa usare l’immaginazione o fare ipotesi (ad esempio, Noleggiare un camper e guidare fino al sito, rimanere lì tre settimane per fare interviste e raccogliere campioni; raccogliere tre campioni d'acqua ogni settimana da dieci siti diversi; durante questo periodo, conservare i campioni al freddo in frigorifero; spedire i campioni in un laboratorio di analisi, ecc.)
c. Scenario di rischio potenziale: Cosa potrebbe andare storto in ogni fase? Incoraggia le/i partecipanti a dare libero sfogo alla loro immaginazione e a non precipitarsi a trovare misure di mitigazione del rischio.
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[5 minuti] Una volta finito il tempo, chiedi a due-tre volontari/e di condividere con l’intero gruppo ciò che hanno scritto. Chiedi come si immaginavano la riuscita della missione e se possono fornire uno o due esempi di scenari di rischio.
[5 minuti] Dai la parola al resto del gruppo:
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Mentre le loro compagne / i loro compagni presentavano, hanno pensato ad altri potenziali scenari di rischio?
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Chiedi al gruppo quale sarebbe il vantaggio di fare questo esercizio in team, piuttosto che individualmente.
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Spiega come lavorare in team può aiutare a identificare nuovi scenari di rischio e potenziare la creatività.
Valutare e stabilire le priorità degli scenari di rischio
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Istruzioni
Fai una breve presentazione che includa i seguenti punti:
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Quanto è probabile? Quali sarebbero le conseguenze? - Descrivi come valutare la probabilità e le conseguenze utilizzando scale qualitative (ad esempio, per le conseguenze: "minime / minori / gravi / maggiori / catastrofiche"; per le probabilità: "estremamente improbabile / molto improbabile / improbabile / probabile / molto probabile"). In alternativa si possono usare scale quantitative (1/2/3/4/5).
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Classificazione dei rischi – Matrice di rischio - Spiega come valutare i rischi utilizzando una matrice. Trovi un semplice esempio di matrice di rischio nella scheda di gestione del rischio. Puoi mostrare come inserire due o tre scenari diversi nella matrice. Precisa che la matrice è uno strumento estremamente semplificato per prendere decisioni, ma la realtà è più complessa e incerta.
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Parla brevemente dell'importanza della percezione del rischio e della soggettività. - Siccome è probabile che individui diversi valutino scenari simili in modo diverso, la collaborazione può aiutare a valutare meglio e ordinare per priorità i rischi.
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Facoltativo: Fornisci un esempio di tre o quattro scenari di rischio identificati in precedenza, descrivi come ne valuti la probabilità e le conseguenze e come li classifichi per priorità.
RISORSA:
- "Holistic Security Manual", di Tactical Tech.
Valutazione del rischio
Collabora | 30 minuti
Strumenti / Materiali
- Schede di gestione del rischio (File Word)
- Breakout rooms online o off-line
Istruzioni
- Dividi il gruppo in sottogruppi di 3-5 persone. Chiedi di scegliere una persona che prenda appunti e una che presenti il lavoro al gruppo in plenum.
[15 minuti] Chiedi ai gruppi di scegliere un caso dall'esercizio precedente (in cui ogni partecipante aveva lavorato individualmente), e di collaborare per:
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Identificare potenziali scenari di rischio — incoraggia ogni membro del gruppo a contribuire con nuovi scenari.
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Valutare la probabilità e le conseguenze di ogni scenario di rischio, utilizzando una scala qualitativa o quantitativa.
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Classificare gli scenari di rischio dal più importante al meno importante confrontando probabilità e conseguenze, e utilizzando una matrice di rischio, se lo desiderano.
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Incoraggia i gruppi a identificare i rischi fisici e digitali, nonché il modo in cui sono interconnessi, senza considerarli isolatamente.
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Chiedi ai gruppi di elencare le loro scoperte (più sono, meglio è).
[10 minuti] Una volta finito il tempo, il gruppo si riunisce in plenum. Una/un rappresentante di ciascun gruppo presenta il caso del gruppo e i rischi individuati.
[5 minuti] Debriefing - riassumi le idee principali risultanti dall'attività:
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Il rischio si eredita – Le/i partecipanti potrebbero considerare i rischi solo per sé e non anche per le loro fonti o le altre persone con cui collaboreranno. Incoraggia a considerare tutte le persone coinvolte nell'indagine, incluso colleghe/i, fonti, soggetti indagati, ecc. Il rischio degli uni è anche il rischio degli altri e viceversa.
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Il principio del non nuocere – Chiedi al gruppo se un'indagine potrebbe creare ulteriori danni. In questo caso, sarebbe meglio non indagare?
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Gli eventi sono incontrollabili e le persone imprevedibili: le/i partecipanti dovrebbero considerare le valutazioni dei rischi come strumenti per prepararsi agli imprevisti, piuttosto che come meri elenchi di cose da fare.
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Le/i partecipanti potrebbero cadere nella trappola di pensare ai rischi digitali e fisici separatamente. Segnala che sono invece strettamente legati e che una minaccia digitale potrebbe avere effetti fisici e viceversa.
Mitigazione del rischio (45 minuti)
Introduzione alla gestione del rischio
Leggi Guarda Ascolta| 15 minuti
Istruzioni
Fai una breve presentazione incentrata su:
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Definizione della gestione del rischio – Per ridurre la probabilità o le conseguenze di uno scenario di rischio, o per mitigarne gli effetti dopo che si è verificato.
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La gestione del rischio può avvenire in tre modi:
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Riducendo la probabilità – Eliminate o modificate il rischio; mettete in atto sistemi di allerta; ecc.
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Riducendo le conseguenze – Separate/isolate il rischio; fate formazione, esercizi ed esercitazioni; attrezzatevi per gestire al meglio il rischio; ecc.
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Riparando il danno – Provate le risposte al rischio; elaborate un piano per il soccorso o il recupero in caso di rischio; ecc.
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Strategie solide – Quando possibile, scegliete misure di mitigazione che hanno meno probabilità di creare nuovi rischi e che possono essere adattate a una serie di scenari. Ad esempio, redigere documenti di prova di vita e strategie di comunicazione con il proprio team prima di indagare può aiutare a mitigare il rischio in molti scenari. Allo stesso modo, un kit di emergenza può essere utile in una vasta gamma di situazioni. Insomma, il motto è: prepararsi, prepararsi, prepararsi.
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Collaborazione – Collaborando, aumentiamo le nostre conoscenze, riduciamo l'incertezza, mettiamo in discussione i nostri pregiudizi e, in definitiva, siamo in grado di mitigare meglio i nostri rischi. La collaborazione è importante anche per condividere le migliori pratiche e imparare dagli altri.
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Facoltativo: Fornisci un esempio di scenari di rischio identificati in precedenza. Descrivi tre o quattro potenziali strategie di mitigazione insieme ai loro pro e contro.
Mitigazione del rischio
Collabora | 30 minuti
Strumenti / materiale
- Scheda di gestione del rischio (File Word)
- Breakout rooms online oppure off-line.
Istruzioni
- Dividi il gruppo in sottogruppi di 3-5 persone – se possibile, mantieni gli stessi gruppi dell'esercizio precedente. Chiedi di scegliere una persona che prenda appunti e una che presenti il lavoro al gruppo in plenum.
[15 minuti] Per lo scenario di rischio valutato e ordinato per priorità nell'esercizio precedente, chiedi alle/ai partecipanti di collaborare per:
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Identificare due o tre strategie di mitigazione per ridurre la probabilità e le conseguenze di ciascuno scenario o limitarne l'impatto nel caso si dovesse verificare.
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Discutere come metterebbero in atto queste misure di mitigazione. Incoraggia i gruppi a pensare agli aspetti pratici, nonché ai nuovi rischi che potrebbero sorgere in seguito alle loro azioni.
[10 minuti] Una volta finito il tempo, il gruppo si riunisce in plenum.
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Una/un rappresentante di ciascun gruppo presenta il caso del gruppo, mettendo in evidenza:
- la misura di mitigazione identificata,
- come la attuerebbero e
- quali nuovi rischi hanno identificato durante questa fase.
[5 minuti] Debriefing - riassumi le idee principali emerse dall'attività:
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I gruppi condividono alcune delle soluzioni di mitigazione del rischio che hanno escogitato.
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Puoi commentare e aggiungere idee.
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Sottolinea che la valutazione del rischio è un processo iterativo. L'adozione di misure di mitigazione può a sua volta generare nuovi rischi da valutare.
Chiusura (20 minuti)
Esercizio da svolgere a casa: Valutazione del rischio
Produci | 10 minuti
Strumenti / materiale
Istruzioni
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Indica brevemente che la valutazione e la gestione proattiva del rischio possono sembrare noiose all'inizio, ma una volta che si padroneggia il processo, le valutazioni del rischio possono essere eseguite abbastanza rapidamente. C'è solo un modo per arrivarci: fare pratica.
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Incoraggia le/i partecipanti ad applicare quanto appreso durante la sessione utilizzando la scheda "Valutazione del rischio – Domande-guida" per conto proprio e per ogni progetto/indagine. Questo foglio guida le/li aiuterà a valutare i rischi associati a qualsiasi attività che intraprenderanno.
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Incoraggia le/i partecipanti ad annotare i risultati della loro valutazione, nonché tutte le domande che sorgeranno durante il processo.
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Incoraggia le/i partecipanti a condividere le loro note con te e con il resto del gruppo tramite un canale di comunicazione sicuro o uno spazio cloud condiviso. Se possibile, condividi feedback e commenti con il gruppo in un secondo momento, oppure organizza una sessione di feedback post-workshop.
Chiusura / Check-out
Leggi Guarda Ascolta | 10 minuti
Istruzioni
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Concludi il workshop e riassumine i contenuti.
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Fai un rapido bilancio della sessione. Ogni partecipante dovrebbe dire:
- una cosa che ha trovato molto positiva nella sessione
- una cosa che migliorerebbe per la prossima volta.
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Puoi incoraggiare il gruppo a porre domande o dare suggerimenti finali.
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Condividi le informazioni di contatto, se rilevanti, e tutti i dettagli di follow-up.
Per tenere il gruppo sempre informato su cosa si sta facendo, puoi riassumere efficacemente i contenuti del workshop seguendo questi passaggi:
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- [nell'introduzione] spiega cosa si farà;
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- [durante ogni parte della sessione/workshop] ricorda cosa si sta facendo;
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- [alla fine della sessione/workshop] illustra cosa è stato fatto. Inoltre, alla fine, assicurati di indicare quali aspettative sono state soddisfatte.
Ulteriori risorse
*"La sicurezza prima di tutto!", guida di “Esporre l’Invisibile - Il Kit".
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"Security in a Box", guide e tutorial sulla sicurezza digitale per la società civile.
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"Holistic Security Manual". Un manuale di Tactical Tech sulla sicurezza fisica e digitale e sul benessere durante la ricerca e l'indagine in azione - contiene anche un manuale per formatrici/formatori per aiutare a sviluppare workshop di sicurezza olistica.
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Pre-assignment considerations, recommendations and guides, a cura del Committee to Protect Journalists.
-
Templates of risk assessments, proof of life documents, communication plans, del Rory Peck Trust.
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Basic safety guides and tutorials dall'Electronic Frontier Foundation (EFF).
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Safety and security guides dal Global Investigative Journalism Network (GIJN) e un elenco delle organizzazioni che operano nel campo della sicurezza e del sostegno alla difesa della società civile.
-
Workbooks and resilience training da Front Line Defenders.
-
BSAFE, il corso di sensibilizzazione alla sicurezza delle Nazioni Unite.
-
Fogli informativi, risorse e schede del Dart Center for Journalism and Trauma.
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-
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Crediti e licenze
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Questo contenuto è prodotto dal progetto di Tactical Tech "Esporre l'Invisibile", e autorizzato dal Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International license
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Autrici e autori dei workshop "Esporre l'Invisibile": Ankita Anand, A. Hayder, Léopold Salzenstein, Nuria Tesón, Tetyana Bohdanova
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Progettazione didattica: A. Hayder
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Editoriali e contenuti: Christy Lange, Laura Ranca, Wael Eskandar
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Graphic design: Yiorgos Bagakis
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Sviluppo sito web: Laurent Dellere, Saqib Sohail
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Coordinamento e supervisione del progetto: Christy Lange, Laura Ranca, Lieke Ploeger, Marek Tuszynski, Safa Ghnaim, Wael Eskandar
Questa risorsa è stata sviluppata nell'ambito della Collaborative and Investigative Journalism Initiative (CIJI) cofinanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del Progetto Pilota: "Supporting investigative journalism and media freedom in the EU" (DG CONNECT).
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